Author: Anders Ge.
Dimenticate i retrogames in stile 8-bit e 16-bit. Con SanctuaryRPG: Black Edition si va oltre, fino agli albori della grafica su PC, quando tutto veniva realizzato mediante l’utilizzo dei soli caratteri ASCII.
Tra i tanti giochi disponibili sulla piattaforma digitale Steam, SanctuaryRPG: Black Edition, di Black Shell Games, è certamente uno dei più particolari. Versione “riveduta e corretta” di SanctuaryRPG del 2014, SanctuaryRPG: Black Edition (SRBE, da qui in poi), uscito nel 2015, è un dungeon crawler in stile roguelike. Termine perfetto, dato il suo impianto di gioco che rimanda al titolo da cui il genere ebbe inizio nel 1980, Rogue appunto. Detto questo, è però necessario fare una premessa molto importante: questo gioco non è per tutti e più avanti capirete perché in questo non si tratta solo di un modo di dire.
Non si può cominciare a parlare di SRBE se non partendo dalla sua veste grafica che, in questo caso, riveste più che mai un ruolo decisamente fondamentale ed interessante ma, allo stesso tempo, anche estremamente discriminante. Siamo infatti alla presenza di un titolo che va oltre il retrogaming. Non si parla di stile 8 o 16-bit. Il gioco ci riporta agli albori della grafica su PC, quando tutto veniva realizzato mediante l’utilizzo dei soli caratteri ASCII. Niente poligoni o risoluzioni stellari, niente fotorealismo o dipinti evocativi. Tutto, dalle illustrazioni all’interfaccia utente, è realizzato con lettere, che siano maiuscole o minuscole, punteggiatura o caratteri speciali. L’effetto retrò è totale e di assoluto effetto, ma al tempo stesso straniante. E per chi non ha una “certa età” o semplicemente è abituato e vuole aspetti grafici più sofisticati, non sarà facile digerirlo. Non bisogna però lasciarsi ingannare, perché il livello di dettaglio, per quanto possibile, è comunque stupefacente e tutto viene reso alla perfezione senza lasciare nulla al caso.
Come in ogni classica storia fantasy che si rispetti, l’avventura che andremo ad affrontare ci vedrà vagare per un regno, attraversando lande e boschi, scendere in pericolosi dungeon e tutto il repertorio del caso, nel tentativo di sconfiggere il cattivo di turno che vuole estendere il proprio malefico dominio su tutte le terre del reame. Uno humour mai esagerato e sempre in grado di strappare un sorriso, insieme a descrizioni puntuali che ci aiuteranno ad immergerci nel mondo del gioco, faranno da contorno alla nostra avventura. Anche la colonna sonora, composta dal brasiliano Rafael Longoni Smith, che per l’occasione ha creato uno score evocativo, a tratti epico, pur mantenendo un perfetto stile retrò 8-bit, avrà la sua parte rilevante nel farci calare
La prima cosa che dovremo fare sarà creare il nostro personaggio, plasmandolo attraverso una serie di parametri che avremo la possibilità di sviluppare con il procedere dell’avventura. Per il lato puramente estetico il tutto non avrà una grande rilevanza (per ovvi motivi), ma ben altra importanza avranno invece le scelte riguardanti il nostro alter ego. Le numerosissime caratteristiche ed etnie messe a nostra disposizione, nonché la pletora di parametri da abbinarvi, ci permetteranno un numero incredibile, quasi infinito, di combinazioni per lo sviluppo del personaggio, il quale avrà così peculiarità ben marcate e differenti tra loro, siano esse negative o positive. Le innumerevoli possibilità di scelta, oltre a restituire una notevole profondità, non mancheranno di rendere felici anche i più smaliziati giocatori di ruolo cartacei e spesso avremo l’impressione di trovarci in presenza proprio di uno di quel giochi.
Svariate saranno anche le azioni che potremo compiere durante i molti combattimenti che ci troveremo ad affrontare nel corso dell’avventura, contro nemici di ogni genere presi dal tipico bestiario fantasy e che si faranno sempre più forti con il procedere della storia.
Rigorosamente a turni, l’interazione non avverrà attraverso un parsec di frasi da digitare, ma con l’inserimento di comandi tramite la digitazione di singoli tasti: mediante la pressione del tasto corrispondente, sceglieremo l’azione più appropriata. Avremo la possibilità di attaccare, schivare e parare, contrattaccare e perfino caricare degli attacchi finali. SRBE è un gioco testuale e privo di animazioni, quindi a video vedremo solo i vari parametri vitali, accompagnati da una spiegazione di quanto sta avvenendo durante il combattimento e da un comodo sistema d’informazioni di testi a colori, che ci farà capire velocemente cosa il nostro avversario sta facendo o si sta preparando a fare.
In un primo tempo il tutto potrà apparire poco vario ed anche eccessivamente complesso per il tipo di gioco, ma il sistema è studiato ottimamente ed il combattimento si rivela molto più tattico e profondo di quello che ci si potrebbe aspettare. Ma non pensate ad un compito semplice, poiché gli avversari non saranno gentili nei nostri confronti, dandoci parecchio filo da torcere contrattaccando con astuzia, utilizzando anche le tattiche più sleali e viscide possibili, che renderanno il nostro compito ancora più arduo. I combattimenti andranno quindi affrontati con estremo giudizio e ponderazione. Il rischio di avere la peggio sarà sempre dietro l’angolo, così come quello di arrivare alla fine di uno scontro stremati o senza la possibilità di riprendersi in tempo per il prossimo incontro, eventualità che si rivelerebbe per noi fatale.
SRBE è un gioco duro e puro, di quelli (realmente) vecchia maniera.
È un roguelike e come tale non prevede il ritorno dalla morte, che sarà permanente e senza possibilità di appello, evento quindi da ritardare il più possibile. Anzi, da evitare assolutamente, poiché non ci sarà ritorno. Preparatevi pertanto a ricominciare da capo più di una volta.
In questa Black Edition, gli sviluppatori oltre ad aver limato le imperfezioni, hanno aggiunto anche svariato materiale rispetto all’originale, come ad esempio location da esplorare e quest da portare a termine a seconda della fazione a cui aderiamo, rendendo il gioco vastissimo. Anche l’armamento ha ricevuto un restyling non indifferente e avremo anche modo di assoldare dei mercenari per aiutarci durante i combattimenti più ostici. Sono state poi aggiunte alcune modalità di gioco alternative, compresa una più soft che non prevede la morte permanente, rendendo così il gioco più accessibile, ed una modalità che ci vedrà impegnati in una serie di scontri infiniti dove lo scopo sarà quello di resistere il più possibile.
A rendere il gioco ancora più vario troviamo anche la possibilità di svolgere svariate attività secondarie e di combattere all’interno di un’arena per crescere di livello e scalare la classifica. In definitiva, il gioco offre un’infinità — letteralmente — di ore di vario ed impegnativo divertimento.
SanctuaryRPG: Black Edition è un gioco con carattere. Difficile e duro da padroneggiare, ma in grado di restituire grandi soddisfazioni ed una moltitudine di ore di sano divertimento vecchia maniera chi avrà voglia di dargli fiducia e non si lascerà scoraggiare dai primi momenti e dalle prime inevitabili sconfitte — e ripartenze. Il particolare stile grafico e l’ottima colonna sonora completano il quadro di un gioco per tutti gli avventurieri di vecchia e nuova generazione e, in generale, per tutti gli amanti dei GdR cartacei, con i quali ha molto da spartire. Se invece appartenete a quella schiera di giocatori che non possono vivere senza grafiche iperealistiche, con milioni di poligoni e soprattutto che non hanno pazienza, allora guardate altrove, anche se perderete un’esperienza di gioco quasi unica, una delle esperienze più appaganti e vicine ai Giochi di Ruolo cartacei che si possa trovare nel panorama dei giochi per PC.
Nella sua particolarità e nella sua così marcata personalità, che potranno allontanare molti giocatori, potrebbe essere indicato il suo unico difetto — se così possiamo definirlo.
Di contro, però, questa è anche la sua vera, grande, forza.
Un GdR difficile e profondo per chi è alla ricerca di un gioco consistente, per tutti quelli che amano le sfide o, più semplicemente, i bei giochi.
SanctuaryRPG Black Edition trailer
Il gioco è completamente in Inglese, comunque fruibile senza eccessivi problemi anche da chi non è madre lingua - pur se qualche dettaglio si perderà inevitabilmente per strada.
SanctuaryRPG: Black Edition è disponibile solo per PC e può essere acquistato sia su GOG, a 6,79 €, che su STEAM, a 6,59 €, dove è possibile acquistare anche la colonna sonora a 2,39 €.
(La disponibilità e i prezzi indicati, sono quelli applicati al momento della recensione e possono subire variazioni)